Valdichiana Toscana DOC

La Valdichiana è un lembo di terra toscana tra le più autentiche, si trova lungo la direttrice Firenze Roma, a Sud di Arezzo a cavallo tra la provincia di Arezzo e quella di Siena. La notorietà è ben superiore all’importanza territoriale seppur questa non sia trascurabile. A procurargli tale notorietà sono stati i suoi grandi figli e i prodotti del suolo e dell’allevamento.
Il viaggiatore che passa attraverso la Valdichiana non dimenticherà tanto presto la seducente impressione della fuga di colline che dalle porte di Arezzo, per Castiglion Fiorentino e Cortona vanno a degradare verso Chiusi e riprendere la corsa, nella parte opposta della valle, per Torrita di Siena, Sinalunga, Montepulciano, Lucignano, Marciano, Foiano, Monte San Savino e Civitella in Valdichiana.

Le uve destinate alla produzione dei vini della DOC/DOP “VALDICHIANA TOSCANA” sono prodotte nella zona che si estende nella parte sud-est della Toscana, lungo la direttrice Firenze Roma che comprende parte dei territori amministrativi dei comuni di Arezzo, Castiglion Fiorentino, Civitella in Valdichiana, Cortona, Foiano della Chiana, Lucignano, Marciano, e Monte San Savino in provincia di Arezzo e dei comuni di Chiusi, Montepulciano, Sinalunga e Torrita di Siena in provincia di Siena.

LE ORIGINI STORICHE DEI VINI DELLA VALDICHIANA

La secolare storia del vino VALDICHIANA TOSCANA dall’epoca etrusca ai giorni nostri è attestata da numerosi documenti bibliografici e reperti archeologici risalenti alla civiltà etrusca. Tra questi ricordiamo il ritrovamento di piani monolitici con scanalature, utilizzati per spremere l’uva mediante il calpestio, che testimonia l’accuratezza delle tecniche enologiche impiegate. Tutto ciò è alla base del fattore umano di esperienze e cultura che nel tempo, in interazione con l’ambiente, ha portato a individuare e sviluppare le pratiche più consone per la produzione enologica di qualità, sia per ottenere vini dal lungo invecchiamento, sia per la produzione di vini più giovani e fruttati. Al tempo degli Etruschi questa zona era chiamata il “granaio dell’Etruria”, ma le sue colline erano già punteggiate di vigneti. Più tardi Plinio il Vecchio, descriverà la bontà di questi vini: il Talpone (rosso) e l’Ethesiaca (bianco). Una viticoltura che gravitava intorno agli importanti centri di Cortona, Montepulciano e Arezzo e che veniva praticata sulle colline della Valdichiana toscana. L’importanza della vite in questi territori nel tardo e nel basso medioevo si desume anche dalle numerose disposizioni a protezione delle vigne contenute nello Statuto del Comune di Arezzo del 1327, le quali tra l’altro proibivano la caccia all’interno dei vigneti ed imponevano di tenere i cani legati durante la maturazione dell’uva. Nel ‘400 i vini locali, bianchi e rossi, vengono citati come pregevoli dal novellista lucchese Sercambi, mentre nel XVI secolo arriva una importante testimonianza da parte di Sante Lancerio, appassionato di vini e bottigliere del Papa Paolo III°: in un documento conservato nella biblioteca civica di Ferrara, assieme ad altri vini viene descritto il Bianco della Valdichiana tra i più graditi al Pontefice stesso. Ampio spazio alla viticoltura locale è stato dedicato dall’aretino Francesco Redi, nel celebre ditirambo “Bacco in Toscana”. Dopo un periodo di anonimato, dovuto anche all’impaludamento della valle, con il successivo risanamento Lorenese si torna a parlare di vino della Valdichiana, anche se il rilancio della viticoltura si può fare risalire alla fine dell’800, quando i francesi della Borgogna e della Champagne, a causa dell’invasione fillosserica verificatasi in quei comprensori, arrivarono fino a questa zona per acquistare il vino bianco per la spumantizzazione. Alla fine del XIX secolo è sentita l’esigenza di istruire le maestranze per la gestione dei vigneti e delle cantine: nel 1882 viene istituita una Scuola pratica di Agricoltura che nel tempo è divenuta l’attuale Istituto A. Vegni alle Capezzine di Cortona. In quest’epoca iniziò ad affermarsi anche il concetto di superiorità tecnico-economica della coltura specializzata rispetto a quella promiscua, la cui diffusione era stata favorita dall’avvento della conduzione mezzadrile. La riscoperta definitiva dei vini locali avviene ai primi del ‘900 quando vengono definite le caratteristiche chimiche ed organolettiche del Bianco Vergine. Una autorevole citazione si trova nel manuale del De Astis che nel 1935 cita questo vino come molto richiesto, anche per la preparazione di vermouth e spumanti.

IL DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEI VINI DELLA VALDICHIANA: LA SUA EVOLUZIONE FINO A QUELLA ATTUALE

Il primo disciplinare del 1972 tutelava solamente la denominazione del “Bianco Vergine Valdichiana”. Successivamente, a partire dalla fine degli anni ’80, nell’ambito del Consorzio ci si adoperò per migliorare il disciplinare e per ampliare la gamma dei vini da tutelare con la DOC in coerenza alla tradizione enologica della Valdichiana che vantava anche altre tipologie di vini bianchi e rossi.

Nel 1989 la DOC fu estesa alle tipologie frizzante e spumante, e successivamente, nel 1999, alle tipologie a bacca bianca (chardonnay e grechetto) e a bacca rossa (rosso, rosato, sangiovese), e al Vin Santo, portando a compimento dopo più di trent’anni le giuste aspirazioni dei produttori (infatti fin dalla ridelimitazione della zona di produzione della “Chianti Colli Aretini”, negli anni attorno al 1965, i produttori della Valdichiana in particolare Cortona Castiglion Fiorentino coinvolgendo anche le istituzioni pubbliche locali si erano fatti promotori, senza successo, di una istanza per inserire anche tali territori nella zona di produzione della DOC Chianti Colli Aretini al fine di valorizzare le produzioni di vino rosso); nel 1999 la DOC/DOP variò anche il nome in “VALDICHIANA” e nel 2011, su iniziativa del Consorzio, è stata ulteriormente variata nell’attuale denominazione “VALDICHIANA TOSCANA”; Quest’ultima variazione è stata voluta fortemente dal Consorzio, anche difendendola strenuamente da chi vi si opponeva, al fine di avere senza equivoci, l’esatta percezione che il vino prodotto come DOC/DOP VALDICHIANA TOSCANA proviene da quella parte di Valdichiana situata geograficamente nella regione Toscana nelle province di Arezzo e Siena, consentendo quindi, sul piano dell’immagine e della promozione di rafforzare il legame, forte, vitale, unico ed essenziale, con il suo storico territorio.

Dal 1999 i vini della Doc/Dop Valdichiana sono: “Bianco” o “Bianco Vergine” / Chardonnay / Grechetto / Frizzante (bianco) Spumante (bianco) / Rosso / Rosato / Sangiovese / Vin Santo e Vin Santo Riserva.

E’ possibile scaricare il depliant del 50^ anniversario qui:

Consorzio Vini Valdichiana Toscana
Loc. Ponte a Chiani, 57/F
52100 Arezzo
Ph. (+39) 0575 27229
vinivaldichianadoc@virgilio.it
http://www.vinivaldichianatoscana.it